Aiutare le persone a cambiare
Il colloquio motivazionale Autori: William R. Miller, Stephen Rollnick
Edizione: III, 2014, Erickson
Compassione
è il desiderio di vedere gli altri
liberi dalla sofferenza”
Dalai Lama
I primi articoli sul Colloquio Motivazionale risalgono agli inizi degli anni Ottanta del Novecento e sono firmati da Stephen Rollnick e William Miller che nel 1991 pubblicano la prima edizione de Il Colloquio Motivazionale. Oggi il libro ha raggiunto la sua terza edizione (Erickson, 2014) e attesta l’evoluzione di questa tecnica, delle sue possibili implicazioni, dei suoi campi d’applicazione e delle sue potenzialità nell’accompagnamento dell’individuo verso qualsiasi forma di cambiamento.
Qualche definizione tratta da questa ultima edizione.
“ Definizione profana: il Colloquio Motivazionale è uno stile collaborativo di conversazione volta a rafforzare la motivazione, l’impegno al cambiamento di una persona.
Definizione professionale: il Colloquio Motivazionale è uno stile di counseling centrato sulla persona, volto ad affrontare il comune problema dell’ambivalenza verso il cambiamento.
Definizione tecnica: il Colloquio Motivazionale è uno stile di comunicazione collaborativo e orientato, che presta particolare attenzione al linguaggio del cambiamento, progettato per rafforzare la motivazione personale e l’impegno verso un obiettivo specifico, attraverso la facilitazione dell’esplorazione delle ragioni proprie della persona per cambiare, il tutto in un’atmosfera di accettazione e di aiuto.”
L’efficacia di questo tipo di intervista si è resa evidente dapprima del campo delle dipendenze patologiche, per sradicare abitudini consolidate nel comportamento; poi ha trovato applicazioni nell’intero ambito delle discipline socio-sanitarie incentrate sulla persona, volte al sostegno dell’individuo e al al raggiungimento del benessere o al miglioramento dello stile di vita.
L’analisi del Colloquio Motivazionale viene condotta anche dal punto di vista del professionista che la applica. Nel libro ci sono utili indicazioni per i formatori che vogliano trasmettere questo modello di conversazione e per gli allievi che lo sperimentano e che lo utilizzeranno in quanto strumento versatile da impiegare, all’occorrenza, in combinazione con altri approcci, modelli psicolinguistici e tecniche di counseling.
In questa edizione perlopiù inedita e completamente aggiornata alla luce dei nuovi risultati scientifici, gli autori si concentrano sui quattro processi fondamentali – sequenziali, ma anche ricorrenti - sui quali si basa il Colloquio Motivazionale: Stabilire una relazione, focalizzare, evocare, pianificare. L’attenzione è stata spostata dall’analisi del Colloquio in quanto tale, strutturato su fasi e principi specifici, all’analisi delle sue possibilità d’applicazione nella vita pratica, anche per affrontare cambiamenti che non riguardano l’aspetto strettamente comportamentale, ma quello pratico della vita quotidiana.
Se si paragona la conversazione sul cambiamento ad una danza, quello che Rollnick e Miller questa volta hanno voluto analizzare sono “le melodie e il ritmo” di essa piuttosto che i movimenti.
Gli autori si soffermano su due particolari “derivazioni” del Colloquio Motivazionale classico, che presuppongono un’ottima padronanza delle nozioni psicolinguistiche da parte del professionista che vi ricorre: quello condotto con neutralità e il colloquio per aumentare la frattura interiore, volto direttamente a risolvere un atteggiamento di ambivalenza.
La storia, le basi teoriche del modello, le recenti evidenze scientifiche e le osservazioni degli autori sulle aderenze al metodo delle attuali – e possibili future – applicazioni che chiudono il libro insieme alle considerazioni conclusive, sono sostenute da una prima parte molto ampia dove viene data priorità all’applicazione pratica del Colloquio Motivazionale attraverso nuovi interessanti casi clinici. L’indice analitico e il glossario dei termini che gravitano nella sfera del Colloquio Motivazionale, rendono questo testo un utile strumento di formazione e di lavoro.
“ Ciò che abbiamo cercato di realizzare è stato far sì che il Colloquio Motivazionale potesse essere definito, imparato, osservato e utile.”
Nelle tre edizioni dell’opera l’elemento che si mantiene costante nell’espletamento del Colloquio Motivazionale è lo spirito sul quale si fonda, l’atteggiamento emotivo e cognitivo con il quale si applica e cioè la propensione all’aiuto in un rapporto Io-Tu e non Io-Esso (Buber 1971). Senza questo spirito il colloquio motivazionale potrebbe ridursi ad una cinica strategia di manipolazione.
La premessa – tutta rogersiana - da cui muove questa tecnica risiede in una collaborazione attiva con il cliente, nell’evocazione rispettosa della sua autoconsapevolezza e motivazione, nel riconoscimento e nell’accettazione del cliente come egli afferma di essere e della sua autonomia/capacità di scelta del cambiamento. La ricchezza del Colloquio Motivazionale risiede nel suo processo, nella natura dell’interazione che si viene a creare tra professionista e cliente e che comporta una fondamentale variabilità negli obiettivi e nei risultati.
Il Colloquio Motivazionale. Aiutare le persone al cambiamento è una lettura accessibile a tutti, grazie al linguaggio semplice e lineare impiegato dagli autori, che pone al centro il potenziale della natura umana e fornisce utili indicazioni ai professionisti del settore per dirigere questo potenziale ovunque voglia l’individuo.