I processi decisionali

Teoria dei gruppi e il Decision making

(di S. Masci)

Uno degli aspetti più critici di un gruppo è quello legato alle decisioni. Possiamo addirittura affermare che la validità di esistere dei gruppi è legata proprio alla possibilità di prendere decisioni. Da soli, anche se non sempre è vero, possiamo decidere rapidamente, senza scendere a compromessi. Possiamo anche decidere di non decidere, che è sempre una decisione e quindi va bene, senza dover rendere conto a nessuno.

Nei gruppi le cose vanno diversamente dato che fondamentalmente la meta dei componenti del gruppo è quella di prendere le decisioni:

  •    migliori (qualità);   
  • il più velocemente possibile (rapidità);  
  • con il più alto livello di accordo (consenso).

 Le decisioni possono essere prese in molti modi diversi e c’è ampia divergenza di vedute tra gli esperti di decisionmaking su quale possa essere il modo migliore, se ne esiste uno. La tabella 9[1]ne riporta alcuni esempi.

Se non siamo in presenza dei fattori limitanti esposti nella terza colonna della tabella, possiamo cercare di dare un peso alle varie possibilità che abbiamo per prendere una decisione. Questa è una maniera di pensare legata al ProblemSolving e in alcuni casi può rivelarsi molto utile.

Tab. 9 I Metodi Decisionali

Stefano Masci, Counselor Supervisor e Direttore Cipa


 

Metodo

Vantaggi

Svantaggi

Quando utilizzarlo

Individuale

sceglie il leader del gruppo

Rapidità, semplicità, chiarezza

Spreco dei contributi positivi del gruppo; scarsa motivazione dei partecipanti; innesca resistenze

Quando la competenza di uno supera quella di tutti gli altri; quando il gruppo è in conflitto e la scadenza è vicina

Consultativo

Il leader prende le decisioni dopo aver consultato il gruppo in una riunione

Ricevere idee dagli altri; permette azioni veloci e efficaci; conoscere il pensiero del gruppo riguardo una scelta

Eventuale necessità di compromessi; può causare risentimento in quelli le cui idee sono state rifiutate

Quando il leader è molto esperto; quando la leadership è chiara e indiscussa; quando il leader vuole avere differenti idee ma non ha il tempo di lavorarci su da solo; quando vuole conoscere il pensiero del gruppo

Consenso controllato

Ciascun membro del gruppo è d’accordo su una decisione o al limite riesce a conviverci

Sostiene una cultura di gruppo più democratica e partecipativa; incoraggia l’impegno; fa uscir fuori conflitti e opinioni

Spreco di tempo per lavorare sui consensi; necessari per arrivare all’accordo; spesso non migliora la qualità dei risultati

Quando l’accordo del gruppo è ritenuto critico; quando un’etica di partecipazione è valutata positivamente; per alcune decisioni molto critiche

Consenso assoluto

In cui c’è la convinzione di tutti i membri che occorre modificare lo status quo

Produce decisioni intelligenti e di alta qualità; l’appoggio alla decisione è totale

Il gruppo fallisce due volte su tre; richiede molto tempo; è molto stressante e faticoso per il gruppo

Quando il costo di restare fermi è più alto di quello di muoversi; quando la qualità della decisione conta più di ogni altra cosa; quando si dispone di molto tempo

Votazione

I membri del gruppo votano proposte alternative e dove si sceglie quella con i 2/3 dei consensi

Velocità; equità; evita impasse; tutti possono fare da guida; l’unica strada possibile quando tutte le altre proposte falliscono

Crea fazioni che possono dividere il gruppo; incoraggia dibattiti più che il dialogo; non aumenta l’intelligenza del gruppo

Quando una decisione vale l’altra; quando manca una leadership efficace; quando il leader vuole sondare il gruppo su una rosa di alternative;